Non è un caso dunque che la biografia “Gian Maria Volonté” sia nata in quella che è anche la mia città, passeggiando tra le strade che videro Volonté bambino, e poi giovane e inesperto attore. In questa pagina riporto in breve la sua vita, per quelli che vorranno approfondire rimando al mio libro edito da add editore nel 2018.
BOSNIA-HERZEGOVINA. Mostar. December 1994. Italian actor Gian Maria VOLONTE during the shooting of the film ‘Ulysse’s Gaze’, directed by Theo ANGELOPOULOS.
Un uomo da bruciare, film d’esordio di Paolo e Vittorio Taviani, e Valentino Orsini, fu proiettato la prima volta nell’agosto del 1962 alla 23ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nella sezione informativa raccolse il favore della critica e ricevette una menzione della giuria per l’opera prima.
Il teatro di Gian Maria Volonté è un argomento poco dibattutto dalla critica. Nel volume Gian Maria Volonté pubblicato da Add editore si trova la più completa e dettagliata teatrografia di questo straordinario interprete, un punto di partenza per quanti volessero indagare la prima parte del suo percorso artistico.
Gian Maria Volonté attese i ventisette anni per cominciare a tracciare la sua filmografia nonostante si fosse da tempo affermato in televisione e in teatro. Un approdo dovuto più a problemi economici che al desiderio di lasciare un segno nella settima arte. Alla fine della carriera si conteranno cinquantasei pellicole.
Dicembre 1977 – Mar dei Caraibi – Foto di Haim Burstin
Gian Maria Volonté scoprì la passione per la barca a vela nell’estate del 1968. Non tutti sanno infatti che oltre che un grandissimo attore fu anche un abile velista. Le prime barche acquistate furono due bellissime golette costruite dai cantieri Moltedo di Santa Margherita Ligure.
L’armata Brancaleone, regia di Mario Monicelli, 1966.
Gian Maria Volonté era reduce dal trionfo al botteghino di Per un pugno di dollari quando nell’estate del 1965 ricevette un’offerta insolita. Mario Cecchi Gori lo voleva al fianco di Vittorio Gassman nella commedia L’armata Brancaleone. Dopo aver letto la sceneggiatura, scritta in un italiano maccheronico da Mario Monicelli insieme ad Age e Scarpelli, il produttore si era immaginato il film come un western in cui la presenza di Volonté avrebbe potuto attrarre spettatori.
Incontro Gianfranco De Bosio nella sua casa di Milano. Ha 95 anni, è stato regista per il teatro, il cinema e la Tv, sceneggiatore e docente alla Scuola del Piccolo di Milano, una persona che non si ha difficoltà a chiamare maestro. Nel 1963 volle Gian Maria Volonté come protagonista del suo primo film. Il terrorista racconta una pagina personale di De Bosio, quella del Cln veneto e del comandante Otello Pighin, medaglia d’oro al valore militare della Resistenza. A distanza di oltre mezzo secolo Gianfranco De Bosio ha dell’attore un ricordo nitido.
1955 – Gian Maria Volonté con i compagni d’Accademia – Foto di Gianna Giachetti.
Gian Maria Volonté presentò domanda d’iscrizione all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma il 25 settembre 1954: «Il Sottoscritto Gian Maria Volonté di Mario e di Bianchi Carolina nato a Milano il 9 aprile 1933 e abitante a Roma in via della Vite 99 (presso Lippi), inoltra domanda di ammissione al fine di poter partecipare agli esami in concorso in facoltà di allievo attore. Intendo inoltre concorrere all’assegnazione della Borsa di studio. […]».[1]Gian Maria Volonté, Domanda ammissione esami, 25 settembre 1954, Centro Studi Casa Macchia – Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico.
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri venne proiettato per la prima volta a Milano il 12 febbraio 1970. Due mesi prima una bomba era esplosa nella Banca Nazionale dell’Agricoltura di piazza Fontana provocando diciassette morti e ottantotto feriti, una tragedia mai completamente chiarita alla quale si aggiunse pochi giorni dopo quella di Giuseppe Pinelli, morto innocente nella questura di Milano. Fu inevitabile che la situazione contingente influenzasse la visione del film.