Giuseppe Biasini, l’infermiere che sfidò il manicomio.
Ho conosciuto Giuseppe Biasini nel marzo del 2005. Avevo appena cominciato a lavorare al mio film documentario Fate la storia senza di me che cinque anni più tardi mi avrebbe portato alla Mostra del Cinema di Venezia.
Carla Gravina ricorda Gian Maria Volonté
Carla Gravina nasce a Gemona del Friuli il 5 agosto del 1941. Trascorre l’infanzia in Friuli, prima di trasferirsi a Roma all’età di dodici anni. Tre anni più tardi esordisce in Guendalina di Alberto Lattuada. Nello spazio di pochissimi anni diventa una delle attrici più promettenti del cinema italiano lavorando per Alessandro Blasetti, Mario Monicelli, Mario Soldati, Carlo Lizzani, Mario Camerini e Luigi Comencini. Il 5 luglio del 1960 debutta in teatro con Romeo e Giulietta di Franco Enriquez.
La classe operaia va in paradiso
La classe operaia va in Paradiso di Elio Petri, scritto con Ugo Pirro, ebbe un percorso di preparazione impegnativo che coinvolse anche Gian Maria Volonté.
Le 4 giornate di Napoli
Le 4 giornate di Napoli, insieme a Un uomo da bruciare, segna una prima svolta nella carriera cinematografica di Gian Maria Volonté.
Un ricordo di Armenia Balducci
Armenia Balducci non è stata solo la seconda e ultima moglie di Gian Maria Volonté ma anche giovanissima attrice, sceneggiatrice e regista.
L’intervista: Tiziana Mischi ricorda Gian Maria Volonté
Le parole di Gian Maria Volonté: Primavalle e Trastevere – 1975
Gian Maria Volonté, neo consigliere regionale del PCI, eletto alle elezioni del giugno del 1975, racconta dalle pagine dell’Unità la nascita di un vasto movimento popolare a Primavalle e a Trastevere per l’istituzione di centri culturali polivalenti.
Profondo Settanta: Piera Piatti
Le parole di Gian Maria Volonté: I Nuovi Giovani – 1964
Il 10 giugno del 1963 Carla Gravina, Ilaria Occhini, Corrado Pani, Luca Ronconi e Gian Maria Volonté annunciarono la costituzione di una compagnia di prosa. Nelle prime intenzioni di quelli che la stampa definì i Nuovi Giovani c’era l’obiettivo di valorizzare i commediografi italiani. La compagnia cominciò, dentro un piccolo teatro romano, le prove di due commedie di Carlo Goldoni: La putta onorata e La buona moglie, fuse insieme in un unico spettacolo.
Le parole di Gian Maria Volonté: Il Teatro di strada a Roma – 1971
Il Teatro di strada vive a Roma da tre anni. E’ nato come necessità di portare il teatro politico nelle strade e nelle piazze e in tutti quei luoghi dove è presente il conflitto tra capitale e lavoro. Sono stati fatti da tre anni a questa parte trentadue interventi. I più clamorosi: alla Stazione Termini, sul problema dell’Apollon, davanti alla Rinascente sul consumismo, nel 1968; a Trastevere sul problema degli sfratti, nel 1969; e davanti al Parlamento sull’invasione della Cambogia nel 1970. Più volte è intervenuta la polizia per bloccare l’azione teatrale.
Roberto Herlitzka ricorda Volonté
Roberto Herlitzka ha lavorato con Gian Maria Volonté in due occasioni. Entrambe nel 1961 per la Compagnia degli Artisti Associati di Garrani – Salerno – Sbragia. La prima nello spettacolo Sacco e Vanzetti di Mino Roli e Luciano Vincenzoni, la seconda in Quarta era di Gian Domenico Giagni e Giancarlo Sbragia.