Profondo Settanta: Piera Piatti

Nella primavera del 2005 avevo appena cominciato a lavorare al mio documentario Fate la storia senza di me, allora non aveva ancora un titolo e sarebbero trascorsi cinque anni prima della sua realizzazione. Piera Piatti fu tra le prime persone che contattai per orientarmi in una vicenda che affondava le sue radici
tra gli anni Sessanta e Settanta.
Piera Piatti
Dibattito presso l’Associazione per la Lotta contro le Malattie Mentali. Al centro Piera Piatti.

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Le parole di Gian Maria Volonté: I Nuovi Giovani – 1964

Il 10 giugno del 1963 Carla Gravina, Ilaria Occhini, Corrado Pani, Luca Ronconi e Gian Maria Volonté annunciarono la costituzione di una compagnia di prosa. Nelle prime intenzioni di quelli che la stampa definì i Nuovi Giovani c’era l’obiettivo di valorizzare i commediografi italiani. La compagnia cominciò, dentro un piccolo teatro romano, le prove di due commedie di Carlo Goldoni: La putta onorata e La buona moglie, fuse insieme in un unico spettacolo.

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Le parole di Gian Maria Volonté: Il Teatro di strada a Roma – 1971

Il Teatro di strada vive a Roma da tre anni. E’ nato come necessità di portare il teatro politico nelle strade e nelle piazze e in tutti quei luoghi dove è presente il conflitto tra capitale e lavoro. Sono stati fatti da tre anni a questa parte trentadue interventi. I più clamorosi: alla Stazione Termini, sul problema dell’Apollon, davanti alla Rinascente sul consumismo, nel 1968; a Trastevere sul problema degli sfratti, nel 1969; e davanti al Parlamento sull’invasione della Cambogia nel 1970. Più volte è intervenuta la polizia per bloccare l’azione teatrale.

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L’intervista: Roberto Herlitzka ricorda Volonté

Con Gian Maria Volonté ho lavorato in due occasioni, entrambe nel 1961 per la Compagnia degli Artisti Associati di Garrani – Salerno – Sbragia: la prima nello spettacolo Sacco e Vanzetti  di Mino Roli e Luciano Vincenzoni, la seconda in Quarta era di Gian Domenico Giagni e Giancarlo Sbragia.

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Giuliano Ferrara ricorda Albertino Bonvicini

L’amicizia tra Albertino Bonvicini e Giuliano Ferrara a una prima lettura potrebbe apparire sorprendente ma incontrando Giuliano Ferrara nel suo ufficio sul Lungotevere romano è stato per me facile comprendere quanto il loro legame sia stato intenso e sincero. Albertino, ragazzo continuamente in fuga da un destino che pareva rincorrerlo, aveva incontrato una figura paterna e rassicurante.

 

Giuliano Ferrara
L’intervista completa a Giuliano Ferrara è qui.

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L’intervista: Paolo Taviani ricorda Volonté

Dopo aver rincorso Paolo Taviani per un paio di mesi fui sorpreso dalla sua telefonata mentre mi trovavo nel camerino di un grande magazzino. Decidemmo di risentirci nel pomeriggio, non prima di esserci fatti una grossa risata.

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Il Vicario di Gian Maria Volonté e di Carlo Cecchi

A fine autunno del 1964  Gian Maria Volonté tornò a condurre da regista il Teatro Scelta per rappresentare Il Vicario riadattato dall’amico Carlo Cecchi. L’editore Giangiacomo Feltrinelli, che aveva pubblicato l’opera in Italia, acconsentì alla trasposizione, consapevole che l’evento avrebbe fatto scalpore.

Il Vicario
Il manifesto originale della prima rappresentazione.

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